NON SI MUORE PER AMORE

La canzone di Lucio Battisti “Io vivrò (senza te)” ben descrive la condizione di chi vive la fine di un amore. Una condizione di gesti quotidiani che continuano ad esserci anche senza più la presenza della persona amata . Una quotidianeità vissuta nella sofferenza ma che comunque non porta alla morte. Allo stesso modo la pensava lo scrittore Herman Hesse quando affermava: ” Ecco, vedi, io mi sono innamorato due volte nella vita, ma sul serio, e tutt’e due le volte ero sicuro che sarebbe stato per sempre e fino alla morte, e tutt’e due le volte è finita e non sono morto. “

Che non si muore per amore
È una gran bella verità
Perciò dolcissimo mio amore
Ecco quello, quello che da domani
Mi accadràIo vivrò
Senza te
Anche se ancora non so
Come io vivrò
Senza te
Io senza te
Solo continuerò
E dormirò
Mi sveglierò
Camminerò
Lavorerò
Qualche cosa farò
Qualche cosa farò
Sì qualche cosa farò
Qualche cosa di sicuro io faròPiangerò
Sì, io piangeròE se ritorni nella mente
Basta pensare che non ci sei
Che sto soffrendo inutilmente
Perché so
Io lo so
Io so che non tornerai

Dott. Roberto Cavaliere

Psicologo, Psicoterapeuta

Studio in Milano, Roma, Napoli e Vietri sul Mare (Sa)

per contatti e consulenze private (anche telefoniche e/o via Skype)tel.320-8573502 o email:cavaliere@iltuopsicologo.it

ABBI CURA DI ME

In questa bellissima Canzone di Simone Cristicchi è rappresentata in maniera significativa che cosa vuol dire prendersi cura della persona amata. Il testo della canzone si commenta da solo

Il tempo ti cambia fuori, l’amore ti cambia dentro
Basta mettersi al fianco invece di stare al centro
L’amore è l’unica strada, è l’unico motore
È la scintilla divina che custodisci nel cuore
Tu non cercare la felicità semmai proteggila
È solo luce che brilla sull’altra faccia di una lacrima
È una manciata di semi che lasci alle spalle
Come crisalidi che diventeranno farfalle

Ognuno combatte la propria battaglia
Tu arrenditi a tutto, non giudicare chi sbaglia
Perdona chi ti ha ferito, abbraccialo adesso
Perché l’impresa più grande è perdonare se stesso
Attraversa il tuo dolore arrivaci fino in fondo
Anche se sarà pesante come sollevare il mondo
E ti accorgerai che il tunnel è soltanto un ponte
E ti basta solo un passo per andare oltre
Ti immagini se cominciassimo a volare
Tra le montagne e il mare
Dimmi dove vorresti andare
Abbracciami se avrai paura di cadere
Che nonostante tutto
Noi siamo ancora insieme
Abbi cura di me qualunque strada sceglierai, amore
Abbi cura di me
Abbi cura di me

Che tutto è così fragile
Adesso apri lentamente gli occhi e stammi vicino
Perché mi trema la voce come se fossi un bambino
Ma fino all’ultimo giorno in cui potrò respirare
Tu stringimi forte e non lasciarmi andare
Abbi cura di me

Simone Cristicchi

Dott. Roberto Cavaliere

Psicologo, Psicoterapeuta

Studio in Milano, Roma, Napoli e Vietri sul Mare (Sa)

per contatti e consulenze private (anche telefoniche e/o via Skype)tel.320-8573502 o email:cavaliere@iltuopsicologo.it

L’Amore ai tempi dei giorni fragili

“Fuori è un giorno fragile ma tutto qui cade incantevole quando resti con me”, cantano i Subsonica in Incantevole. Il loro è un tributo all’amore vero, quello che ci riempie di gioia, di energia e di positività. Lo viviamo quando accanto abbiamo una persona con cui possiamo essere noi stessi, che ci sa stare accanto adattandosi e sostenendoci, senza intralciarci mai. Solo chi ci ama veramente può garantirci questo. Solo se amiamo veramente garantiamo questo.

Viviamo una condizione effimera, in un mondo fragile, dove tutto può cambiare o finire da un momento all’altro. Ma qualunque cosa negativa accada intorno a noi, l’amore vero è la nostra protezione, un filtro che ci fa vedere tutto in una luce migliore e ci proietta in un’altra dimensione, dove tutto è “incantevole”.

Incantevole

Se leggera ti farai
Io sarò vento
Per darti il mio sostegno
Senza fingere

Se distanza ti farai
Io sarò asfalto
Impronta sui tuoi passi
Senza stringere mai.

Se battaglia ti farai
Io starò al fianco
Per darti il mio sorriso
Senza fingere

Se dolore ti farai
Io starò attento
A ricucire i tagli
Senza stringere mai.

Fuori è un giorno fragile
Ma tutto qui cade incantevole come quando resti con me
Fuori è un mondo fragile
Ma tutto qui cade incantevole come quando resti con me

Se innocenza ti farai
Io sarò fango
Che tenta la tua pelle
Senza bruciare.

Se destino ti farai
Io sarò pronto
Per tutto ciò che è stato
A non rimpiangere mai.

Fuori è un giorno fragile
Ma tutto qui cade incantevole come quando resti con me
Fuori è un giorno fragile

Fuori è un giorno fragile

Fuori è un giorno fragile

Fuori è un giorno fragile

Fuori è un giorno fragile

Ma tutto qui cade incantevole come quando resti con me
Fuori è un mondo fragile
Ma tutto qui cade incantevole come quando resti con me

Fuori è un giorno fragile

Ma tutto qui cade incantevole come quando resti con me
Fuori è un giorno fragile
Ma tutto qui cade incantevole

Dottoressa Roberta Maggioli Psicologa

Studio a Rimini, Via D. Campana 14

per contatti tel. 3355334721

L’Amore che fa Rumore

Il testo della canzone di Diodato “Fai Rumore” è anche un invito ad abbattere quei silenzi e quelle distanze psicologiche che alzano i muri dell’incomunicabilita’ nella coppia. Perché anche il “silenzio fa rumore”.

“Sai che cosa penso,
Che non dovrei pensare,
Che se poi penso sono un animale
E se ti penso tu sei un’anima,
Ma forse è questo temporale
Che mi porta da te,
E lo so non dovrei farmi trovare
Senza un ombrello anche se
Ho capito che
Per quanto io fugga
Torno sempre a te
Che fai rumore qui,
E non lo so se mi fa bene,
Se il tuo rumore mi conviene,
Ma fai rumore sì,
Che non lo posso sopportare
Questo silenzio innaturale
Tra me e te.
E me ne vado in giro senza parlare,
Senza un posto a cui arrivare,
Consumo le mie scarpe
E forse le mie scarpe
Sanno bene dove andare,
Che mi ritrovo negli stessi posti,
Proprio quei posti che dovevo evitare,
E faccio finta di non ricordare,
E faccio finta di dimenticare,
Ma capisco che,
Per quanto io fugga,
Torno sempre a te
Che fai rumore qui,
E non lo so se mi fa bene,
Se il tuo rumore mi conviene,
Ma fai rumore sì,
Che non lo posso sopportare
Questo silenzio innaturale tra me e te.
Ma fai rumore sì,
Che non lo posso sopportare
Questo silenzio innaturale,
E non ne voglio fare a meno oramai
Di quel bellissimo rumore che fai.”

Dott. Roberto Cavaliere

Psicologo, Psicoterapeuta

Studio in Milano, Roma, Napoli e Vietri sul Mare (Sa)

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La Consapevolezza di una “Relazione da Letto”

Il testo della bellissima canzone di Mia Martini “Minuetto” descrive una situazione relazionale vissuta da molte donne: la relazione, anche lunga, con un uomo che cerca solo sesso e pur avendo consapevolezza di ciò, l’impossibilità soggettiva di dire NO e di potersi sottrarre a tale dinamica. Nel frattempo il tempo passa e ci si colpevolizzare per non riuscire a separarsi ed aprire il cuore ad una relazione sana. Potrebbe sembrare ovvio tale consapevolezza ma spesso non lo è e ci si illude che può essersi anche amore. Il prendere atto di questa spietata consapevolezza può essere il seme per un percorso di separazione e rinascita.

È un’incognita ogni sera mia
Un’attesa, pari a un’agonia
Troppe volte vorrei dirti “no”
E poi ti vedo e tanta forza non ce l’ho
Il mio cuore si ribella a te, ma il mio corpo no
Le mani tue, strumenti su di me,
Che dirigi da maestro esperto quale sei E vieni a casa mia, quando vuoi, nelle notti più che mai
Dormi qui, te ne vai, sono sempre fatti tuoi
Tanto sai che quassù male che ti vada avrai
Tutta me, se ti andrà per una notte
E cresce sempre più la solitudine
Nei grandi vuoti che mi lasci tu Rinnegare una passione no
Ma non posso dirti sempre sì e sentirmi piccola così
Tutte le volte che mi trovo qui di fronte a te
Troppo cara la felicità per la mia ingenuità
Continuo ad aspettarti nelle sere per elemosinare amore Sono sempre tua, quando vuoi, nelle notti più che mai
Dormi qui, te ne vai, sono sempre fatti tuoi
Tanto sai che quassù, male che ti vada avrai
Tutta me, se ti andrà, per una notte, sono tua
La notte a casa mia, sono tua, sono mille volte tua E la vita sta passando su noi, di orizzonti non ne vedo mai
Ne approfitta il tempo e ruba come hai fatto tu
Il resto di una gioventù che ormai non ho più
E continuo sulla stessa via, sempre ubriaca di malinconia
Ora ammetto che la colpa forse è solo mia
Avrei dovuto perderti, invece ti ho cercato. Minuetto suona per noi, la mia mente non si ferma mai
Io non so l’amore vero che sorriso ha
Pensieri vanno e vengono, la vita è così

Dott. Roberto Cavaliere

Psicologo, Psicoterapeuta

Studio in Milano, Roma, Napoli e Vietri sul Mare (Sa)

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L’AMORE ESISTE

L’amore esiste” canta Francesca Michielin. La giovane artista espone grandi semplici verità sull’amore, in una duplice prospettiva positiva: l’amore romantico che fa sognare e che tutti vorremmo vivere almeno una volta nella vita, e l’amore universale.

La canzone inizia mostrandocene la forza dirompente: l’amore, in maniera inaspettata, entra nella nostra vita, ci travolge, ci lascia senza fiato, senza parole. Come un fiore sboccia all’improvviso in uno sguardo e finalmente ci sentiamo capiti, connessi ad un altra persona e dunque meno soli

L’amore è grande, è difficile contenerlo, prende il controllo della nostra mente e del nostro cuore. Ci fa battere i denti, ci fa piangere per l’emozione ma anche per il dolore. Nel tempo, infatti, può crescere ma anche finire, non abbiamo garanzie che durerà per sempre.

L’amore ci fa sentire vivi e felici come non mai: ci spinge nel futuro e confina le sofferenze e le delusioni che abbiamo provato nel passato.

Il vero amore ci cambia lentamente, ci rende migliori. 

Possiamo provare amore per le persone ma anche per la natura, per gli animali, per la vita. E’ amore tutto ciò che ci emoziona, che porta calore al nostro cuore. Lo sperimentiamo nelle piccole cose di ogni giorno: in un gesto, in un sorriso, quando condividiamo la nostra umanità.

La Michielin termina il suo brano approdando all’amore universale che esce dall’ottica individualistica: è un flusso gratuito nei confronti del prossimo e di ogni essere vivente.

Anche il videomusicale di questo pezzo è molto suggestivo; la cantante guarda il mondo attraverso un grande diamante, emblema della purezza, quasi a volerci invitare a vedere tutto attraverso quella lente.

E per te l’amore esiste?

L’amore esiste – Francesca Michielin

Può nascere dovunque
anche dove non ti aspetti
dove non l’avresti detto
dove non lo cercheresti
può crescere dal nulla
e sbocciare in un secondo
può bastare un solo sguardo
per capirti fino in fondo
può invadere i pensieri
andare dritto al cuore
sederti sulle scale
lasciarti senza parole
l’amore ha mille steli
l’amore è un solo fiore

Può crescere da solo
esaurire come niente
perché nulla lo trattiene
o lo lega a te per sempre
può crescere su terre
dove non arriva il sole
apre il pugno di una mano
cambia il senso alle parole

L’amore non ha un senso
l’amore non ha un nome
l’amore bagna gli occhi
l’amore scalda il cuore
l’amore batte i denti
l’amore non ha ragione

È grande da sembrarti indefinito
può lasciarti senza fiato
il suo abbraccio ti allontanerà per sempre dal passato
l’amore mio sei tu
l’amore mio sei

L’amore non ha un senso
l’amore non ha un nome
l’amore non ha torto
l’amore non ha ragione
l’amore batte i denti
l’amore scalda il cuore

Può renderti migliore
e cambiarti lentamente
ti da tutto ciò che vuole
e in cambio non ti chiede niente
può nascere da un gesto
da un accenno di un sorriso
da un saluto, da uno sbaglio
da un percorso condiviso

L’amore non ha un senso
l’amore non ha un nome
l’amore bagna gli occhi
l’amore scalda il cuore
l’amore batte i denti
l’amore non ha ragione

L’amore non ha un senso
l’amore non ha un nome
l’amore bagna gli occhi
l’amore scalda il cuore
l’amore batte i denti
l’amore non ha ragione

L’amore mio sei tu
l’amore mio sei tu
l’amore mio sei tu
l’amore mio sei tu

Dottoressa Roberta Maggioli

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